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Progetto Musica in Corsia


ll reparto di Cardiochirurgia pediatrica e congenita degli Ospedali Riuniti di Ancona diretta dal Prof. Marco Pozzi, ha raggiunto negli ultimi 10 anni standard di qualità elevati. Dati alla mano, in bambini operati per patologie cardiache, in Europa si evidenzia una mortalità del 7%, in Italia la mortalità è del 4,1% mentre agli Ospedali Riuniti del capoluogo marchigiano è attualmente dello 0%. Sono più di 650 i ricoveri annui da tutta Italia (Marche, Abruzzo, Umbria, Molise, Puglia e Friuli Venezia Giulia e anche dall’estero.

Per la qualità dei risultati cardiochirurgici il  Centro è divenuto punto di riferimento sia a livello Nazionale che Internazionale e per tale motivo la casistica chirurgica include una quota rilevante di pazienti provenienti da paesi esteri: Grecia, Albania, Libia, Macedonia, Kosovo. Obiettivo del Centro diviene ora quello di garantire ai pazienti, non solo elevati standard di cure, ma anche una migliore qualità di vita possibile.

Grazie alla sinergia del Comitato Genitori Bambini Cardiopatici, con il personale medico-infermieristico si stanno realizzando tutti quei progetti/attività che possano rendere la vita dei pazienti cardiopatici, siano essi bambini o adulti, migliore non solo da un punto di vista medico ma anche sociale, relazionale, affettivo e lavorativo.

Perché la Musicoterapia ?

La musicoterapia utilizza il suono e la musica come strumento per interagire e migliorare lo stato di salute del paziente (Wigram, et al., 2002) e ha dimostrato la sua efficacia in molti differenti ambiti clinici come la neonatologia, l’autismo, la onco-ematologia, la neurologia, la gestione del dolore, gli stati di trauma, il sostegno nella terapia intensiva  (Cochrane Review di Music Therapy & Music medicine, 2011 – 2016).

La musica è risultata efficace per la riduzione dell’ansia nei pazienti sottoposti a interventi di chirurgia come ad esempio  quelli cardiovascolari (Sevdan et al., 2007; Sili, 2013).

La musica ha la stessa efficacia sia nei pazienti operati per la prima volta che in quelli che hanno già eseguito un intervento chirurgico. La musica inoltre non ha un effetto transitorio: dopo circa un’ora dalla fine del suo ascolto, l’effetto benefico non si riduce (Sili, 2013).

I risultati dimostrano che l’ascolto della musica è un valido strumento per la presa in carico del paziente che si sottopone ad intervento chirurgico in ambito cardiologico.

Gli effetti della musica sembrano ulteriormente migliorare quando la musica è scelta tra le musiche preferite del paziente.

L’intervento musicoterapico non richiede tecnologie sofisticate e costose, prolungamento dei tempi di assistenza o interferenze con le routine assistenziali.

EQUIPE COINVOLTA :

  • DR. Marco Pozzi- Direttore  Centro di Centro di Cardiochirurgia e Cardiologia Pediatrica e Congenita degli Ospedali Riuniti di Ancona- Responsabile scientifico del progetto;
  • Dr.ssa Simonetta Concettoni – Coordinatrice Centro di Centro di Cardiochirurgia e Cardiologia Pediatrica e Congenita degli Ospedali Riuniti di Ancona-
  • Valentina Felici – Presidente Comitato Genitori bambini Cardiopatici- Coordinatrice del Progetto;
  • Dr. Ferdinando Suvini- Musicista e Musicoterapeuta- ideatore e supervisore del Progetto;
  • Dr.ssa Annalisa Cannarozzo – Psicologa – Psicoterapeuta del Comitato genitori bambini Cardiopatici

OBIETTIVI

• Migliorare il consapevolezza di sè, il senso di autostima attivando risorse positive;

• Favorire la attivazione di connessioni tra corpo e mente;

• Diminuire stati di stress, ansia e depressione;

• Migliorare la qualità di vita, lo stato di benessere e di salute.

METODOLOGIA

Attività di supporto e ascolto musicale con i genitori e familiari che hanno ricevuto diagnosi di cardiopatia congenita durante la gravidanza . Recenti studi hanno dimostrato che il feto è in grado di riconoscere suoni e musiche a partire dal 5° mese di gravidanza. La mamma avrà la possibilità di scegliere e ascoltare durante i mesi di gravidanza , fino alla nascita, brani che saranno utili per dare senso alla fase di attesa, diminuire l’ansia e il senso di impotenza rispetto alla situazione da affrontare.

Le musiche proposte possono essere poi , una volta nato il bambino , utilizzate come base sicura nella fase peri e post natale.

In alcuni fasi dell’iter chirurgico, come ad esempio in Rianimazione, i genitori possono assistere il proprio figlio solo alcune ore della giornata e si ritiene che la musica possa creare un effetto di rilassamento nel piccolo durante i momenti di assenza della mamma e del papà . Si recide il cordone ombelicale ma rimane quello sonoro, fatto di suoni  e musiche condivise da mamma e bambino durante la gravidanza.

L’ intervento di musicoterapia non aiuterà soltanto il bambino nell’accettazione e nell’affrontare la malattia e le cure in modo più sereno ma anche tutte le persone che ruotano intorno al bambino: gli infermieri che comunque lavorano a stretto contatto con la sofferenza del paziente e con la gestione della loro fragile emotività causata dal dolore e dalla paura; i medici che possono beneficiare di uno svolgimento delle cure in un ambiente di maggior serenità e quotidianità.

 Step:

  • corso di formazione per i genitori del Comitato Genitori bambini Cardiopatici che diventeranno veri e propri tutor delle famiglie che ricevono diagnosi di cardiopatia congenita durante la gravidanza, accompagnandoli in tutto il percorso.
  • Corso di formazione per tutta l’equipe medico-infermieristica sull’importanza della Musicoterapia e sull’utilizzo di tale Co-Terapia .
  • Diffusione in tutti i reparti di ginecologia collegati al Centro di Riferimento di Cardiochirurgia e Cardiologia Pediatrica e Congenita ( Regione Marche, Abruzzo, Umbria)  del progetto in questione
  • Colloqui di sostegno con le famiglie condotti dalla Psicologa del Comitato e dai Cardiochirurghi del Centro di Centro di Cardiochirurgia e Cardiologia Pediatrica e Congenita degli Ospedali Riuniti di Ancona.
  • Supervisione continua del DR. Ferdinando Suvini esperto di Musicoterapia