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Progetto “La Cartella Giocosa”

Primo step di educazione terapeutica

Perché nasce?

Nel corso degli anni il Comitato ha cercato di portare la sua esperienza per aiutare mamme e papà nel delicato compito di spiegare ai propri piccoli la cardiopatia e le cure necessarie .
Grazie alla Favola Lyana la tigre Indiana scritta da mamma Irene Camilletti , i bimbi dal cuore birichino possono apprendere e conoscere tutte le fase dell’iter operatorio affinchè possano mettere in campo tutte le migliori strategie per fronteggiare paure e ansie che l’evento comporta, certi che l’ignoto può spaventare più del conosciuto.
Sulla scia di questo percorso intrapreso il Comitato genitori Bambini Cardiopatici in collaborazione con la Onlus Un battito di Ali vorrebbe dare avvio ad un progetto ludico “ La cartella giocosa” con l’obiettivo di rendere più a misura di bambino l’ospedalizzazione.

In cosa consiste?

Tutti sanno qual è la routine di un ricovero ospedaliero e diviene facilmente identificabile. Al momento dell’ingresso il paziente, grande o piccolo deve essere visitato e deve essere fatta una cartella medica in cui il medico compila l’anamnesi del soggetto. Nel progetto della cartella giocosa, il pomeriggio, ogni bambino ricoverato presso la cardiochirurgia pediatrica e congenita incontra un medico speciale : Il Dr. Pupozzi , Primario del Reparto dei Cuori Birichini. Come tutti i medici inizierà ad effettuare una visita, in questo caso giocosa e a compilare il primo foglio della cartella. Verranno registrati tutti i suoi interessi, quello che più ama fare, i suoi personaggi preferiti, ecc. Ogni giorno il Dr. Pupozzi farà visita ai bambini e compilerà con i suoi “pazienti la cartella giocosa” aggiungendo materiale adatto e studiato appositamente con il personale.
La cartella racconterà quello che il bambino ha fatto in ospedale , se ha fatto una procedura, una medicazione, ha preso una medicina , è stato visitato, ecc. Verranno infatti realizzati delle schede sotto forma di disegno per spiegare le varie procedure ( tc raggi, risonanza magnetica , cateterismo, )e i vari professionisti in consulenza (pediatra, cardiologo, anestesista, neuropsichiatra) . Verranno spiegati sempre sotto forma di disegno anche i benefici dei farmaci che i bambini dovranno assumere , così che possano avere da subito un ruolo attivo e vivere in maniera più consapevole la loro patologia.
Alla fine della degenza il Dr. Pupozzi donerà al bambino e alla sua famiglia tutta la cartella giocosa. Riteniamo che questo materiale potrà essere utilizzato anche dalle maestre per raccontare ai compagni tutta l’avventura che l’alunno ha affrontato in ospedale al fine di favorire l’inserimento. Se richiesto dalla famiglia e dalla scuola del bambino è previsto, sempre nel progetto una giornata presso la scuola del bambino con tematiche inerenti da concordare con le insegnanti, la famiglie e il bambino stesso.
Tutto il progetto sarà supervisionato dalla Referente Dr.ssa Monica Baldoni per il Centro di Cardiochirurgia Pediatrica e Congenita degli Ospedali Riuniti di Ancona e dalla Referente dei Progetti del Comitato Genitori Dr.ssa Annalisa Cannarozzo. La Presidente dell’Associazione un Battito di Ali Valentina Felici curerà i rapporti con le famiglie e le scuole per un’eventuale intervento / laboratorio . Tutto il materiale grafico della cartella sarà condiviso con tutto il personale Medico Infermieristico del Centro di Cardiochirurgia Pediatrica e Congenita degli Ospedali Riuniti di Ancona.
Il Responsabile scientifico del Progetto è il Dr. Marco Pozzi Primario del Reparto.

  • Target

    bambini ricoverati di età compresa dai 5 ai 12anni
  • Obiettivi

    rendere l’esperienza del ricovero più a misura di bambino ;

    rendere il ricordo dell’ospedalizzazione meno traumatico, soprattutto per pazienti con patologia cronica;

    migliorare la capacità di gestione della malattia

    creare un ponte con la scuola del bambino

  • Durata

    Due anni  con possibilità di rinnovo
  • Valutazione

    Il progetto sarà valutato tramite questionari anonimi di gradimento delle famiglie somministrati alla dimissione e a distanza di sei mesi

    Il progetto sarà oggetto di tesi di una studentessa della facoltà di scienze infermieristiche .

    Se alla fine dei due anni i risultati  confermassero il raggiungimento degli obiettivi il progetto potrebbe essere esteso ad altre realtà che si occupano di patologia cronica