DIFETTO INTERVENTRICOLARE

Cos’è – Si definisce difetto interventricolare la presenza di una comunicazione a livello del setto tra le cavità ventricolari destra e sinistra.
Sintomi – L’unico segno della presenza di un difetto interventricolare è il soffio cardiaco. I bambini con questa cardiopatia manifestano: scarso appetito, affaticamento durante lievi sforzi fisici, crescita rallentata, difficoltà respiratoria, pallore e sudorazione accentuati.
Diagnosi – La diagnosi si basa sull’esecuzione di vari accertamenti che partono oltre che dall’esame clinico, anche all’esecuzione dell’ECG, all’Rx-torace. L’ecocardiogramma transtoracico permette di porre la diagnosi, in alternativa anche la risonanza magnetica o la TC. A completamento diagnostico sull’esatta localizzazione in fase preoperatoria può essere utile l’esecuzione di un ecocardiogramma transesofageo ed il cateterismo cardiaco anche per la valutazioni delle pressioni e delle resistenze.
Trattamento – I difetti interventricolari di dimensioni piccole non richiedono un intervento chirurgico, ma devono essere seguiti con controlli periodici, clinici e strumentali e frequentemente possono chiudersi spontaneamente nei primi anni di vita. I difetti di dimensioni maggiori invece vengono chiusi chirurgicamente mediante l’applicazione di un patch di materiale eterologo, abitualmente entro l’anno di vita. In rari casi (gravi fenomeni infettivi e scadenti condizioni generali,presenza di difetti multipli) è indicato il bendaggio dell’arteria polmonare come palliazione per affrontare in seguito l’intervento correttivo che prevede l’uso della circolazione extracorporea. Attualmente per i difetti interventricolari anatomicamente favorevoli che non vanno incontro a chiusura spontanea e che presentino dimensioni tali da comportare l’indicazione alla chiusura, è disponibile un dispositivo utilizzato per via percutanea che permette la correzione del difetto senza il ricorso all’intervento cardiochirurgico. La procedura è ancora gravata da rischi importanti (difetti residui, aritmie, ecc.) e a tutt’oggi la chiusura dei difetti interventricolari tramite intervento cardochirurgico è ancora ritenuta la via più sicura di correzione.
Risultati – I risultati del trattamento del difetto interventricolare sono eccellenti (mortalità inferiore all’1%). Si tratta di un intervento correttivo, per cui si ottiene la guarigione e quindi la possibilità di condurre una vita normale, senza alcuna limitazione.