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Progetto Lyana


ll reparto di Cardiochirurgia pediatrica e congenita degli Ospedali Riuniti di Ancona diretta dal Prof. Marco Pozzi, ha raggiunto negli ultimi 10 anni standard di qualità elevati. Dati alla mano, in bambini operati per patologie cardiache, in Europa si evidenzia una mortalità del 7%, in Italia la mortalità è del 4,1% mentre agli Ospedali Riuniti del capoluogo marchigiano è attualmente dello 0%. Sono più di 650 i ricoveri annui da tutta Italia (Marche, Abruzzo, Umbria, Molise, Puglia e Friuli Venezia Giulia e anche dall’estero

Per la qualità dei risultati cardiochirurgici il Centro è divenuto punto di riferimento sia a livello Nazionale che Internazionale e per tale motivo la casistica chirurgica include una quota rilevante di pazienti provenienti da paesi esteri: Grecia, Albania, Libia, Macedonia, Kosovo. Obiettivo del Centro diviene ora quello di garantire ai pazienti, non solo elevati standard di cure, ma anche una migliore qualità di vita possibile.

Grazie alla sinergia del Comitato Genitori Bambini Cardiopatici, con il personale medico- infermieristico si stanno valutando tutti quei progetti/attività che possano rendere la vita dei pazienti cardiopatici, siano essi bambini o adulti, migliore non solo da un punto di vista medico ma anche sociale, relazionale, affettivo e lavorativo.

Uno dei temi più importanti che si vorrebbe affrontare riguarda il DOLORE , dolore inteso come fisico in seguito alle procedure chirurgiche o psichico derivante dall’accettazione di convivere con una patologia cronica come la cardiopatia.

Alla luce dell’esperienza e delle evidenze scientifiche un momento altamente carico di emozioni spesso non positive riguarda l’ingresso del bambino in sala operatoria, momento in cui lascerà la mano dei suoi genitori per seguire l’equipe infermieristica. Ad oggi , rispetto al passato abbiamo assistito a numerosi passi avanti nell’umanizzazione di questo momento: possibilità ai genitori di accompagnare il proprio figlio fino all’ingresso della Sala Operatoria e utilizzo di pre anestesia, ma si riscontrano ancora , soprattutto per alcuni bambini più piccoli un elevato stress pre-operatorio con ripercussioni poi nel post operatorio .
Il progetto “Lyana .” vuole “ sfruttare “ il potere dell’immaginazione dei bambini e rendere il momento dell’ingresso in sala più a misura di bambino .

METODOLOGIA:

– È stata realizzata da Irene Camilletti, mamma di una bimba dal cuore birichino, una favola “ Lyana la tigre indiana” per accompagnare il bambino in questo percorso, condivisa da tutto il personale infermieristico che accompagnerà e accoglierà il paziente pediatrico. La protagonista , Lyana è una tigre con un cuore speciale e grazie a questa favola verranno mostrate al bambino le varie fasi dell’iter operatorio con un linguaggio adeguato alla fascia di età dei più piccoli ( 2-8 anni) . L’assetto fiabesco, magico e fantastico rende il piccolo paziente partecipe e protagonista di un evento “magico” contribuendo l’eliminazione dello stress . Proprio grazie alla favola il personale può spiegare con un linguaggio adatto all’età del paziente tutto quello che sta accadendo intorno e richiedere la sua collaborazione con l’obiettivo di rendere il bambino il più possibile compliante alle procedure di induzione dell’anestesia. Quindi posizionamento sul lettino, monitorizzazione e induzione inalatoria dell’anestesia divengono tutto parte di un gioco e per questo accettate più serenamente.

Il piccolo paziente potrà scendere in sala operatoria con accanto un grande peluche (marchio Ikea) a forma di tigre e al suo risveglio in Rianimazione ( questo reparto prevede la presenza dei genitori in precise fasce orarie e spesso i bambini si risvegliano senza i genitori vicino ma con il personale medico ) troverà un piccolo peluche sempre raffigurante la tigre che potrà accompagnarlo in tutto il percorso in Rianimazione, Terapia intensiva fino al rientro a casa. Il peluche diverrà quell’oggetto transizionale che permetterà al bambino di affrontare al meglio i momenti in cui la mamma e il papà non potranno stare con lui.

Bambini coinvolti :

Saranno coinvolti tutti i bambini ricoverati presso la Cardiochirurgia pediatrica che dovranno affrontare un intervento chirurgico e/o procedure mediche invasive per cui è prevista l’induzione dell’anestesia.

OBIETTIVI:

  • Diminuire l’ansia pre-operaratoria
  • Facilitare il recupero post operatorio
  • Aumentare i comportamenti di compliance favorendo la diminuzione di quelli oppositivi
  • Offrire un valido strumento ai genitori e al personale in grado di fornire informazioni

adeguate all’età per spiegare quello che sta succedendo

Fasi operative realizzate  

Realizzazione di un libro illustrato che contenga la favola e dei giochi da fare in ospedale e una volta rientrati a casa
Realizzazione di camicini che il bambino indosserà con i genitori in camera prima dell’ingresso in sala operatoria con disegni che richiamano il mondo fatato dei sogni.

Corso di aggiornamento con il personale medico- infermieristico del reparto che prende in carico il bambino affinchè ci sia in tutto il reparto un linguaggio comune.